domenica 19 aprile 2009

Libero Stato in libera chiesa?

La segreteria di Stato vaticana lamenta ''un chiaro intento intimidatorio'' nell'ambito di una ''campagna mediatica senza precedenti''. E' dura la nota della segreteria di Stato vaticana che critica così il documento del Parlamento belga che condanna come ''inaccettabili'' le dichiarazioni del pontefice su AIDS e preservativo.
Il Parlamento del Belgio ha infatti votato una mozione in cui giudica inaccettabili le dichiarazioni sull'uso del preservativo fatte da Benedetto XVI durante il recente viaggio in Africa. A grande maggioranza, con 95 voti a favore, contrari solo i nazionalisti fiamminghi e i parlamentari di estrema destra, la Camera ha approvato il documento di protesta dopo quattro ore di dibattito.
La segreteria vaticana «deplora che una assemblea parlamentare abbia creduto opportuno di criticare il Santo Padre, sulla base di un estratto d'intervista troncato e isolato dal contesto, che è stato usato da alcuni gruppi con un chiaro intento intimidatorio, quasi a dissuadere il Papa dall'esprimersi in merito ad alcuni temi, la cui rilevanza morale è ovvia, e di insegnare la dottrina della Chiesa».
Ma il commento del premier belga non lasciava spazio a dubbi o ripensamenti: «Non spetta al Papa mettere in dubbio le politiche della sanità pubblica, che godono di unanime sostegno e ogni giorno salvano delle vite».
Consola, almeno, vedere che vi sono stati sovrani che si riservano il diritto di esprimere pubblicamente e ufficialmente un'opinione libera. Perché noi abbiano solo una classe politica capace di devote e tempestive genuflessioni?

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