sabato 13 febbraio 2010

Cose da turchi?

Un Disegno di legge è stato presentato da membri autorevoli del PD, primo firmatario il costituzionalista Stefano Ceccanti, ed anche Vannino Chiti, vicepresidente del Senato: l'eloquente titolo è «Norme generali sulla affissione di crocifissi nelle aule scolastiche sulla base del principio di autonomia delle istituzioni scolastiche, in analogia alla legislazione bavarese e alla giurisprudenza castigliana». Cosa c'entra Bavaria e Castiglia, si domanderà qualcuno.
Ma il redattore del DL spiega nell'introduzione che la sentenza della Corte Europea sui Diritti dell'Uomo del 3 novembre 2009 sul tema dei crocifissi nelle aule «fa propria una lettura della laicità che appartiene ad altri ordinamenti, in particolare alla Francia e alla Turchia». E così la proposta degli autorevoli membri del PD, pubblicata sul sito del Parlamento Disegno di legge 1947 è la chicca che segue:

1. In considerazione del valore della cultura religiosa, del patrimonio storico del popolo italiano e del contributo dato ai valori del costituzionalismo, come segno del valore e del limite delle costituzioni delle democrazie occidentali, in ogni aula scolastica, con decisione del dirigente scolastico, è affisso un crocifisso.
2. Se l’affissione del crocifisso è contestata per motivi religiosi o di coscienza dal soggetto che ha diritto all’istruzione, ovvero dai suoi genitori, il dirigente scolastico, sulla base del princıpio di autonomia scolastica, nel rispetto dei princıpi di tutela della privacy e di non discriminazione nonché tenendo conto delle caratteristiche della comunità scolastica, cerca un accordo in tempi
brevi, anche attraverso l’esposizione di ulteriori simboli religiosi.
3. Qualora non venga raggiunto alcun accordo ai sensi del comma 2, nel rispetto dei princıpi di cui al medesimo comma 2, il dirigente scolastico adotta, previo parere del consiglio di circolo o di istituto, una soluzione che operi un giusto contemperamento delle convinzioni religiose e di coscienza di tutti gli alunni della classe coinvolti e che realizzi il più ampio consenso possibile.

Qualcuno nutriva ancora qualche speranza sulla laicità del PD?

1 commento:

Giò ha detto...

Mi permetto di richiamare il nome del tuo blog e suggerirti questa vecchia canzone (e scusa per i vaghi riferimenti maschilisti che, tuttavia, immagino siano "peccati veniali" se si costentualizzano e riferiscono all'indole del francese)

Lé mécréant [Il miscredente]
Traduzione di Nanni Svampa

Dicono che oggigiorno, e me lo dico anch'io,
niente è più scandaloso di non credere in dio.
Mi piacerebbe proprio essere come te:
felice come un papa e pirla come un re.
Un mio dirimpettaio, un certo Blaise Pascal,
mi ha dato dei consigli per incominciar.
"Mettiti giù in gionocchio, implora, prega e vai,
se fingerai di creder presto crederai".
Allora sai che ho fatto? Ho scelto il mio calvario:
mattina, giorno e sera in giro col rosario.
Intanto tra le ortiche vedo spuntare un saio
proprio della mia taglia! Me lo infilo e "ciao".
Chitarra sulle spalle, capello ben rasato,
verso la mia salvezza eccomi lanciato.
Ma dopo due passi incontro sei bigotte
che tutte emozionate quasi fanno a botte.
Per dirmi "Reverendo, ci canti qualche cosa
di veramente sacro cui la fede è sposa!".
Grattando con fervore le corde con le dita
prima canto "Il gorilla" e poi "Donne di vita".
Gridando "All'impostore" "Al vile" ed "Al bastardo"
voglion tagliarmi i cosi come ad Abelardo.
Mi toccherà, chissà, andare nel Kuwait
ad ingrossar le fila degli eunuchi in "tait".
Oppure tra i cantori, con voce bianca anch'io,
potrò cantar sereno le mie lodi a dio.
Sentendo quel baccano ecco arrivare là
per mia fortuna una dama di carità.
"E' pieno di figheta di rammolliti e gay
salviamo chi ha i coglioni se no sono guai".
Così m'han liberato convinte più che mai
poi m'hanno applaudito e m'hanno detto "Vai!".
Per conquistare il cielo non alzerò una suola;
se vuol venir la fede, venga, ma da sola.
Non ho ammazzato mai, neppure ho violentato,
e da due anni circa non ho più scippato.
E se l'eterno esiste, vede che in fondo anch'io
non mi comporto peggio di chi ha fede in dio.