sabato 2 giugno 2007

Fioroni e l'insegnamento di religione


L’ineffabile ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni ha vinto un round della sua campagna! Un'ordinanza sugli esami di Stato aveva sancito che l’Insegnamento della Religione Cattolica avrebbe costituito elemento utile per l'ammissione e per la valutazione finale nell'esame di maturità. Il TAR del Lazio aveva sospeso in via cautelare l’ordinanza, ravvisandovi « il rischio di violazione della Costituzione e di altre norme di legge».
L'ordinanza del Tar recitava: "La norma configura l’insegnamento della religione come una materia extracurriculare, come è dimostrato dal fatto che il relativo giudizio, per coloro che se ne avvalgono, non fa parte della pagella ma deve essere comunicato con una separata speciale nota; " ed inoltre “L'insegnamento della religione non può, a nessun titolo, concorrere alla formazione del 'credito scolastico' per gli esami di maturità (in quanto) darebbe luogo ad una disparità di trattamento con gli studenti che non seguono nè l'insegnamento religioso e nè usufruiscono di attività sostitutive".
Ma Fioroni ha fatto ricorso al Consiglio di Stato ed il ricorso presentato dal suo ministero è stato accolto in tempi strettissimi!. E così gli studenti che si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica avranno per il momento più crediti rispetto ai loro compagni che hanno deciso per l’ora alternativa. Assieme al ministro gioisce Valentina Aprea, ex braccio destro della Moratti. «Bene Fioroni. Il suo intervento sul ricorso della Cgil contro il giudizio degli insegnanti di religione per il credito agli esami di stato è stato tempestivo. La Cgil si rassegni - continua l’esponente di Forza Italia - l’insegnamento della religione cattolica è a tutti gli effetti una disciplina che concorre alla formazione e alla crescita degli studenti, ovviamente in presenza della scelta compiuta in tal senso dalle famiglie e dagli stessi studenti». Neanche la Moratti era arrivata a tanto.

1 commento:

nietzsche ha detto...

gravissimo. Necessario intervento del Capo dello Stato e necessario coinvolgere il Capo dello Stato affinché si erga in maniera forte a difesa della laicità e finalmente del laicismo di questo sciagurato paese.