«Allora se qualcuno, chicchessia, dirà: "Qui è un inviato della Provvidenza" non dobbiamo crederlo.
Siamo stati avvertiti. Falsi salvatori e falsi profeti si presenteranno, faranno grandi segni e prodigi, sedurranno molta gente. Non potevamo domandare un avvertimento più chiaro. Se molti l'hanno dimenticato, questo non cambierà quello che deve avvenire.
Il destino del loro "Uomo della Provvidenza" è già stato scritto: "Intrabit ut vulpis, regnabit ut leo, morietur ut canis"».
Silone pubblicò questo libro nel 1936, mentre era in esilio. L'autore è stato molto discusso, specie negli ultimi anni, ma non si può negare che vedesse lontano.....
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1 commento:
Non so perché ma credo che potremmo andare d'accordo (considerando i nostri rispettivi blog).
Volevo farti i complimenti per il blog ma soprattutto per la scelta del nick.
Dimenticavo, sono parecchio scorretto anche io, sono un agnostico praticante: pratico l'agnosticismo.
A presto sul mio o tuo blog.
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