sabato 24 gennaio 2009

La consegna è il silenzio

L'Espresso di questa settimana pubblica un'inchiesta sconvolgente sulla denuncia da parte di sessantasette ex allievi dell'istituto per sordomuti Provolo, che denunciano abusi sessuali subiti nell'infanzia. I firmatari della denuncia hanno quarant'anni e più, per cui ogni eventuale reato è caduto in prescrizione. I sordomuti sostengono però di non essere interessati né alle condanne penali né ai risarcimenti economici. Loro, scrivono, vogliono evitare che altri corrano il rischio di subire le stesse violenze: una decina dei religiosi che accusano oggi sono anziani, ma restano ancora in servizio nell'Istituto, nelle sedi di Verona e di Chievo.
E' la parola degli allievi contro quella dei docenti accusati. I fatti non saranno mai né documentati né documentabili. Ma troppi precedenti di pedofilia nella chiesa cattolica sono stati resi pubblici perché non si debba prestare un orecchio attento, benché doverosamente prudente.
Ed invece, tutto quello che il foglietto locale L'Arena trova lo spazio di replicare è: «..il vescovo attacca: "E' una montatura infamante"».
Qualcosa cambia, ma tutto resta immutato.

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