lunedì 8 dicembre 2008

Toccate pure i princìpi, ma non i soldi!

La Finanziaria 2008, tra i tanti tagli indiscriminati, ha avuto l'ardire di tagliare 130 milioni di euro alle scuole cattoliche. Sacrilegio! L'Onda non ha il potere di convincimento di Monsignor Bruno Stenco, direttore dell'Ufficio nazionale della Conferenza episcopale italiana per l'educazione, che ha annunciato che "le federazioni delle scuole cattoliche si mobiliteranno in tutto il Paese", contro i tagli previsti dal Governo Berlusconi.
Miracolo! Non sono servite manifestazioni, sit-in o lezioni all'aperto. E' bastata la minaccia della mobilitazione delle scuole cattoliche per far cambiare idea al Governo nel giro di qualche ora. I fondi per le scuole paritarie "vengono ripristinati", ha infatti assicurato il sottosegretario all'Economia, Giuseppe Vegas.
Come se non bastasse, abbiamo 25.694 insegnanti di religione nella scuola pubblica; la percentuale di allievi che scelgono di "avvalersi" dell'insegnamento cala inesorabilmente, ma il numero di insegnanti è aumentato nell'ultimo triennio, con un costo totale di 800 milioni di euro circa. Ma il ministro Gelmini, grande esperta di tagli, rassicura il clero: “Gli insegnanti di religione non si toccano”.

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